Il progetto segreto nel codice di OpenAI..

+ il modello cinese che eguaglia o1

Nell’edizione di oggi:

  • 🦾 Operator: il primo tool di agenti di OpenAI

  • 🧪 Dopo 60 anni torna in vita Eliza

  • 🤖 Il supercomputer che ricerca cure contro le malattie

  • 📜 Trump revoca l’ordine di Biden sull’AI..

🗞️ Le notizie

1/

Secondo alcune indiscrezioni, OpenAI sarebbe pronta a lanciare Operator, un sistema AI progettato per controllare il PC e svolgere compiti complessi in autonomia. 

Una notizia confermata anche da alcuni codici nascosti trovati nell’app ChatGPT per macOS.

Operator si basa su un modello chiamato OpenAI Computer Use Agent (CUA). 

Questo sistema permette di simulare le capacità umane nella navigazione web e nella gestione di operazioni digitali.

Tuttavia, presenta ancora alcune difficoltà. 

Ad esempio, è in grado di configurare una macchina virtuale con un tasso di successo del 60%, mentre, nel caso della creazione di un portafoglio Bitcoin, il successo scende addirittura al 10%.

2/

Un team di ricercatori ha riportato in vita ELIZA, il primo chatbot mai sviluppato, utilizzando codici recuperati dagli archivi del MIT. 

Creato negli anni ’60 dal professor Joseph Weizenbaum, ELIZA simulava le conversazioni assumendo il ruolo di uno psicoterapeuta.

(Crediti immagine: Alamy)

I ricercatori hanno trovato il codice originale in un linguaggio ormai obsoleto e, dopo mesi di debug, sono riusciti a far funzionare ELIZA per la prima volta dal 1965. 

Sebbene non possa competere con le capacità dei moderni modelli di linguaggio, come ChatGPT, ELIZA conserva una qualità unica: saper ascoltare. 

I modelli attuali cercano solo di completare le frasi, mentre ELIZA incoraggiava l’utente a continuare.

“Questo è più simile a una vera conversazione rispetto a qualsiasi chatbot intenzionale creato da allora”.

3/

Si chiama Isambard-AI ed è un supercomputer da £225 milioni.

Sarà operativo quest’estate come il più potente del Regno Unito e uno dei dieci più veloci al mondo. 

Questo sistema utilizza l’AI per accelerare lo sviluppo di terapie e vaccini, simulando il comportamento dei farmaci a livello molecolare.

Il supercomputer permette infatti di analizzare milioni di combinazioni per identificare rapidamente le soluzioni più promettenti, riducendo costi e tempi rispetto ai metodi tradizionali.

Secondo il professor Simon McIntosh-Smith dell’Università di Bristol, Isambard-AI sta già contribuendo a trovare cure per Alzheimer, cancro e altre malattie. 

Oltre ai benefici scientifici, il sistema è stato progettato per essere efficiente dal punto di vista energetico, con l’idea di utilizzare il calore prodotto per riscaldare abitazioni e aziende locali.

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